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Indice Introduzione 0 1 2 3 4 5 6 7* 8 9 Nota finale |
Il basso continuo, come lo abbiamo analizzato nelle lezioni precedenti, ha una struttura essenzialmente omoritmica. La distribuzione delle voci a parti strette è destinata al basso continuo, adatto all'esecuzione alla tastiera; la versione a parti late è propriamente una partitura per coro dove, ogni voce, ha un più ampio spazio di movimento. E' possibile elaborare il basso a parti late con l'impiego delle note estranee o dissonanze melodiche (note di passaggio, di volta, appoggiature, anticipazioni, ecc.) |
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Un basso a parti strette
lo stesso basso a parti late | es. 8-1
es. 8-2
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isoliamo le due voci estreme e cerchiamo di muoverle in modo da renderle varie e autonome tra loro |
es. 8-3
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a tre voci aggiunta del contralto |
es. 8-4 |
a quattro voci aggiunta del tenore |
es. 8-5 |
Il procedimento tende a mostrare come una successione di accordi debba essere immaginata come una sovrapposizione di voci, come ogni voce rivesta un proprio ruolo e possa rivendicare la propria indipendenza rispetto alle altre. |
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il passo successivo è la scrittura su quattro pentagrammi |
es. 8-6 |
versione fiorita Notiamo che il Soprano esegue per intero, con valori diminuiti, l'intera melodia della versione precedente; |
es. 8-7 |
Lezione 8 - Elaborazione melodica | |
Indice
Introduzione
0
1
2
3
4
5
6
7*
8
9 Nota finale |
Armonia in rete |
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