Con il termine Modulazione si intende l'abbandono della tonalità d'inizio e l'affermazione di un nuovo centro tonale.
La differenza sostanziale tra 'tonicizzazione' e 'modulazione' sta nel fatto che, con la modulazione, il nuovo Tono viene confermato e rappresenta un vero e proprio nuovo centro tonale; la tonicizzazione costituisce invece l'allargamento della tonalità, ma non il suo superamento.
(per la tonicizzazione vedi la Lezione n. 11 - Dominanti secondarie - Tonicizzazione
La modulazione costituisce una novità di grande rilievo per lo svolgimento del brano; essa comporta la mutazione di funzione di ogni singolo grado della scala.
Immaginiamo una modulazione da Do Maggiore a Sol Maggiore e analizziamo le mutazioni che avvengono nelle funzioni dei diversi gradi:
DO
Tonica in Do Maggiore diventa 4° grado (Controsensibile) in Sol
I - IV
RE
2° in Do diventa 5° in Sol ( Dominante)
II - V
MI
Modale (3°grado) in DO si trasforma in 6° in Sol
III - VI
FA
viene innalzato di semitono
IV - VII (#)
SOL
Dominante in Do diviene Tonica in Sol
V - I
LA
6° grado in Do si trasforma in 2° grado in Sol
VI - II
SI
Sensibile in Do diventa 3° grado in Sol
VII - III
La differenza che intercorre tra le due Tonalità è sì nell'introduzione di una nota alterata (Fa - Fa#), ma anche, e soprattutto, nella trasformazione integrale delle funzioni dei gradi, nell'affermazione di un nuovo tritono e, in generale, nello spostamento di altezza dello spazio sonoro.
Una volta di più si sottolinea che i suoni, in quanto frequenze, diventano funzioni se inseriti in un organismo tonale.
La modulazione può essere effettuata con diverse tecniche:
Con accordo comune
un accordo può essere interpretato in due diverse tonalità
Esempio 1
Nell'esempio notiamo che:
il primo accordo è la Tonica di Do maggiore (tonalità originaria),
il secondo è un accordo leggibile sia in Do maggiore che in La minore (si definisce accordo comune),
nella seconda battuta troviamo la sesta eccedente francese che introduce la nuova Dominante (Mi),
il resto dell'esempio presenta la conferma della nuova tonalità, La minore.
Esempio 2
L'accordo di Tonica (in primo rivolto) può essere interpretato come Napoletana del VII°
Con cambio di modo
Nelle'esempio notiamo il cambio di modo (da Maggiore e minore) nella terza battuta.
Con cromatismo
l'introduzione di gradi alterati che spostano il centro tonale.
Generalmente un grado innalzato cromaticamente viene percepito come sensibile di una nuova tonalità, un grado abbassato viene percepito cone IV grado di una di nuova scala, o come VI della relativa minore
L'alterazione cromatica del primo grado e il movimento discendente del basso formano la Settima di terza specie di Si (maggiore o minore)
Con accordi alterati
gli accordi di Sesta napoletana e quelli di Sesta eccedente possono essere impiegati per avvicinare tonalità lontane.
La Sesta napoletana può avvicinare a tonalità con alterazioni discendenti
Nell'esempio notiamo:
l'accordo di Sesta napoletana è leggibile sia come IV (basso reale) in Do Maggiore, sia come IV6 in Lab Maggiore
La Sesta eccedente tedesca si presta a trasformazioni enarmoniche
La trasformazione enarmonica del Fa# in Solb muta la Sesta eccedente tedesca in Settima di Dominante di Reb
2 - Transizione
Con il termine transizione si possono indicare due procedimenti diversi:
- un cambio di tonalità improvviso, con l'uso di Dominanti secondarie (simile alla Tonicizzazione)
- attraverso il semplice accostamento di due Toniche
In quest'ultimo caso l'unica condizione da rispettare è che i due accordi di Tonica abbiano almeno un suono in comune (anche enarmonicamente)
Nell'esempio notiamo:
Il primo accordo è la Tonica di Do maggiore,
il secondo accordo è la Dominante di Re minore non preceduta da alcun accordo comune,
il resto è la conferma della nuova tonalità (Re minore, appunto).
Nell'esempio osserviamo:
Il brano inizia in Do Maggiore,
nella seconda battuta troviamo un cambio di posizione,
alla terza battuta avviene la Transizione a MIb Maggiore attraverso l'accordo di Tonica,
la nota comune tra le due Toniche è il Sol,
il resto dell'esempio conferma la nuova tonalità.
Si è già trattato della Tonicizzazione (vedi Lezione n. 11 - Dominanti secondarie - Tonicizzazione), che pure introduce Dominanti secondarie e, in certi casi, anche accordi comuni, ma, in quel caso l'intenzione era quella di 'allargare' la tonalità, conferendole maggior peso attraverso il contrasto con i toni che la circondano, la Modulazione, ripetiamo, rappresenta l'abbandono definitivo della tonalità originaria.
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